lunedì 7 giugno 2010

Lezione di geografia


Oggi, a pagina 6 del quotidiano "La Stampa" c'era un articolo sul negoziato tra Fiat e sindacati per la produzione della Panda a Pomigliano D'Arco (Na).
I lettori mi perdoneranno se in questo post non parlo della questione Fiat, ma di un argomento forse più stupido, ma a mio avviso altrettanto significativo.
A pagina 6, infatti, c'è anche un bel grafico a supporto dell'articolo. C'è una cartina d'Italia in cui sono segnati i confini delle regioni e quelle in cui si trovano impianti Fiat sono evidenziate. Viene menzionata la città in cui c'è lo stabilimento del Lingotto con tanto di provincia di appartenenza.
Scorro le varie regioni, città, province e poi qualcosa non mi torna. Ad un certo punto leggo, infatti, che a Val di Sangro, in provincia di Chieti, si produce il Nuovo Ducato. Ma secondo "La Stampa" Val di Sangro, in provincia di Chieti, sta nelle Marche. Poi però, la regione colorata nella cartina è quella giusta: l'Abruzzo.
E visto che ogni tanto si parla di abolizione e nascita delle province, vorrei proprio dedicare questo post a tutti quelli che non solo non conoscono la geografia, ma che non sono neanche colti dal dubbio di dovere controllare. Almeno su Wikipedia.....

Allora, ricominciamo. Le Marche è una regione dell'Italia centrale. Confina a nord con l'Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino; a ovest con Toscana, Umbria e Lazio; a sud con l'Abruzzo e a est è interamente bagnata dal mare Adriatico.
Il capoluogo è Ancona, il cui nome deriva dal greco e significa "gomito". Infatti, se si guarda la cartina, il punto su cui sorge Ancona, ai piedi del monte Conero, sembra proprio un gomito.
Le province sono: a nord Pesaro-Urbino; al centro Ancona; più sotto Macerata; Fermo e Ascoli Piceno. Non sono molti i marchigiani, poco più di un milione e mezzo di anime. In compenso, è la Regione d'Italia con il più alto numero di teatri. Non solo, le Marche contiene più teatri di tutti quelli che le altre regioni italiane possono mettere insieme.
La regione soddisfa tutti, avendo montagne su cui si può sciare, colline sui cui passare delle belle giornate di riposo, pianura per le città più popolate e mare in cui nuotare. Lo stemma mostra un picchio, che è parte della M di Marche, appunto.
La regione ha avuto un passato sotto lo stato Vaticano (nessuno è perfetto!) ed è per questo, si dice, che non ci siano mezze misure tra il popolo marchigiano: o clericali o anarchici. La Resistenza marchigiana è stata, infatti, una delle più attive e la più importante dell'Italia centrale, pur essendo a volte scollegata al suo interno, a causa della morfologia del territorio che rendeva ostico il collegamento tra i vari grupp.
Attualmente è retta dal Pd di Gian Mario Spacca, ma è l'unica regione in cui le tre sinistre (Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, Sinistra ecologia libertà) si sono presentate unite raggiungendo il 7,2% alle scorse elezioni.
Tanti sono i personaggi noti nati in questa terra e io potrei continuare all'infinito a parlare delle mie Marche. Ma mi fermo qui. Il succo di tutto questo post erano:
1) la ricollocazione di Val di Sangro nell'apposita regione;
2) il suggerimento a tutti i dubbiosi, che evidentemente non hanno figli alle scuole elementari che girano per casa recitando a memoria le province d'Italia, di controllare e di dubitare della propria sapienza!

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