Quando gli stagisti fanno paura....(chissà poi perché). Riporto qui sotto una lettera. L'ho scritta con una amica durante il nostro stage in un giornale di centro-sinistra. E' una risposta al Cdr che ci ha cacciate via e alla Fnsi che ha ostacolato in ogni modo a livello nazionale i giovani che si affacciano alla professione giornalistica. Un sindacato, quindi, che tutela una casta, che predica meritocrazia e codice deontologico, ma accetta passivamente il sistema di clientele e raccomandazioni. E' facile prendersela con gli ultimi arrivati, piuttosto che riformulare le regole o sanzionare chi approfitta del lavoro gratuito degli stagisti.
Come ho detto a uno dei membri del Cdr (che ha affermato che "tra un anno io sarò precaria e quindi farò la guerra agli stagisti che mi ruberanno il lavoro") io spero solo, tra un anno come tra cento, di non fare parte di un sindacato che dice di tutelare i precari (e non lo fa) calpestando i diritti alla formazione dei giovani.
P.S. a questa mia risposta, lui ha affermato: "Ma in questa professione si è sempre tagliato le gambe agli altri". Bene. Resta però il fatto che questo meccanismo non è giusto perché è sempre stato così. Se questo è il livello di discussione che alcuni giornalisti possono garantirci, non mi meraviglia la facilità con cui il potere controlla il sistema di informazione del paese!
Se i giornali potessero raccontare questa storia...
La storia di noi due stagiste ostacolate in ogni modo dal Cdr e poi invitate ad andare via. Più volte (da ultimo, durante la riunione del 18 maggio), i membri del Cdr e altri redattori che si sentono inspiegabilmente minacciati da noi, ci hanno ripetuto “voi non potreste stare qui”. Un chiaro invito ad andarcene. Parole che certo non ci hanno fatto paura, semmai ci hanno fatto capire fino in fondo la situazione in cui si trova oggi questo mestiere.
Siamo convinte che tutti gli stagisti, a maggior ragione quelli che sono anche giornalisti praticanti, hanno diritto a una formazione. Avevamo scelto questo quotidiano perché pensavamo che qui ci fossero giornalisti capaci che potevano insegnarci tanto. Invece, ci siamo sentite ripetere più volte, anche con poca sensibilità, che eravamo “illegali” e che minacciavamo “i diritti degli altri giornalisti”.
Noi non ci siamo mai “illuse”, come qualcuno ci ha contestato, perché conosciamo la situazione economica della testata. Ci aspettavamo che qui i nostri diritti – come quello a ricevere una formazione – sarebbero stati rispettati.
Il Cdr ha rivendicato più volte la correttezza della sua posizione, facendosi forte di avere la legge dalla propria parte. E' vero. Come è vero che tra il rispetto e la trasgressione di una legge ci sono il buon senso, l'umanità e anche un'idea politica, come bene dimostrò il fondatore di questo giornale.
Alcune persone hanno preso fermamente posizione a nostro favore durante la riunione. Altri, tra cui due capo-servizio, i ragazzi dell'on line, il direttore e il co-direttore ci hanno dimostrato la loro solidarietà e hanno fatto il possibile per farci lavorare. Li ringraziamo. E ringraziamo anche la segretaria che si è assunta tutta la responsabilità di questa vicenda.
Andiamo dove è possibile lavorare e imparare. I membri del Cdr penseranno che questa sia una vittoria. In realtà per loro è una sconfitta: perché solo così si chiama la situazione dei giornalisti che si rifiutano di formare chi si affaccia alla professione. Solo con la formazione, vogliamo ricordare a queste persone, si garantisce davvero l'autonomia dei giornalisti e la libertà di stampa.
Questo giornale non potrà mai raccontare questa storia. Una storia che starebbe così bene accanto a quelle dei giovani che se ne vanno all'estero e di tutte le persone colpite in qualche modo dalla crisi.
3 commenti:
Come mai delle stagiste partecipano all'assemblea dei redattori?
il discorso è che voi non dovevate neanche mettere piede in redazione, visto che la testata ha dichiarato lo stato di crisi. prendetevela con l'ordine che vi ha preso per il culo, non con il sindacato
belli i due commenti sopra. assatanati. il cdr dell'Unità merita di affondare punto e basta. complimentoni al giornale di gramsci. forte con i deboli. bravi stronzi
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